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Percorso professionale

Edda Brezza Vidiz nata a Trieste il 10 agosto 1938, sposata con Antonio Vidiz, ha formato la sua istruzione alla Columbia University e alla New York University, dove ha frequentato corsi di produzione televisiva e cinematografica. Ritornata a Trieste si impiega quale bibliotecaria presso l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare dell'Università di Trieste.  In breve diventa assistente alla segreteria del Prof. Paolo Budinich per i lavori di sostegno della candidatura di Trieste quale sede del Centro Internazionale di Fisica Teorica presso il quale,  dopo il successo "dell'impresa", viene assunta dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica di Vienna, e rimane per trent'anni uno dei principali collaboratori amministrativi del premio Nobel Abdus Salam.

 

Durante la sua carriera nell’ambito della A.I.E.A. ricopre le seguenti cariche: Amministratore del Centro Internazionale di Fisica Teorica; Amministratore dell’Accademia delle Scienze del Terzo Mondo; Amministratore del Fondo per la Fisica nei Paesi in via di Sviluppo; Project leader e direttore delle Foresterie del Centro Internazionale di Fisica Teorica; Business manager della Scuola Internazionale di Trieste. Nel 1990, deposta la veste di "civil servant", si "trasforma" in imprenditrice nell'industria di famiglia del tè e caffè e nella ristorazione, riaprendo, dopo anni di chiusura, la mitica Birreria Forst che, con la sua direzione, diventa in breve tempo il punto d'incontro dei giovani artisti e cantanti triestini. Ovviamente, il tutto,  senza mai trascurare il proprio interesse artistico e letterario.

 

Nel corso degli anni ricopre vari incarichi, fra cui quello di: Presidente dello SKÅL International Friuli Venezia Giulia (Associazione internazionale di imprenditori turistici); Consigliere allo sviluppo e promozione del Consiglio Nazionale dello SKÅL International Italia; Revisore dei Conti dell’AIAT (ex Azienda Informazioni Accoglienza Turistica di Trieste) e Componente del Comitato regionale per la valorizzazione dei dialetti venetofoni.

 

Fra l'altro è fondatrice insieme a Fulvia Costantinides del Comitato per il Contatto fra la città e la scienza; in società con l'attore Mimmo Lo Vecchio forma la Compagnia teatrale La Bottega dell'Attore; sulla base del Comitato Cittavecchia Viva già ideato dal costruttore Mario Cividin negli anni '80 crea l'Associazione Tredici Casade; riporta in auge la Congregazione e Scuola di San Nicolò con l’antica tradizione triestina della distribuzione ai bambini dei dolci tradizionali natalizi e fonda e presiede tutt'ora il Comitato Promotore della Cultura Giuliana, che si prefigge il recupero dei valori culturali del territorio giuliano

 

In campo turistico ha curato la direzione artistica del Miramare festival, promosso dal Comitato Trieste 2000: tre appuntamenti di canzoni e lieder dalla Mitteleuropa alla periferia dell'Impero. Ha ideato e realizzato con la collaborazione della Camera di Commercio Italo Britannica e dell'A.R.P.T., l'offerta turistica delle città d'arte e del bacino enogastronomico della Regione FVG denominata: I gioielli del Friuli Venezia Giulia, che ha coinvolto numerosi operatori turistici e giornalisti inglesi e italiani in visita nella Regione FVG. Inoltre, la collaborazione dello SKÅL International Italia ha dato il via al progetto per la diffusione delle manifestazioni storiche regionali Friuli Venezia Giulia: la Terra dei Cento Castelli e dei Mille Borghi.

 

In collaborazione con Renzo Arcon ha organizzato e tenuto numerose conferenze sul medievo e sul dialetto triestino. Nel marzo 2013 è stata invitata dalla Landesverteidigungdakademie di Vienna a tenere una conferenza sulla vita di Massimiliano d'Asburgo. Non conoscendo bene il tedesco, ha  parlato in lingua inglese,  corredando l'intervento con una proiezione powerpoint sottotitolata in tedesco

Attualmente Edda Vidiz è impegnata in un lavoro di ampio respiro sulla vicenda dell'arciduca d'Austria diventato Imperatore del Messico: un principe che fu molto amato dall'Austria, suo paese natio, e dai triestini, suoi acquisiti concittadini; benvoluto in Europa e impopolare nelle Americhe e certamente  degno di essere ricordato, come cantato da Giosuè Carducci: o puro, o forte o bello Massimiliano.       

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